Uno stile di vita sano non serve solo a prevenire diverse patologie, ma è anche il miglior modo per favorire il benessere psico-fisico a trecentosessanta gradi. «Tantissimi studi scientifici – afferma l’Istituto superiore di sanità (Iss) – hanno dimostrato l’importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l’incidenza delle malattie e la mortalità, ma anche per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita». Sane abitudini quotidiane possono contribuire a ridurre l’incidenza di malattie oggi molto diffuse. «Il diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumori e di demenze si possono in parte prevenire – sostiene l’Iss -. Quasi l’80% dei casi di malattie cardiache e ictus possono essere evitabili se le persone sono disposte a modificare il proprio stile di vita». È ormai noto da tempo che il comportamento individuale influenza lo stato di salute di ognuno di noi. Un piano di azione globale elaborato nel 2013 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) elenca una serie di azioni concrete che gli stati membri avrebbero dovuto mettere in atto entro il 2020 per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili. In questo documento viene proposto un programma molto dettagliato per diffondere una serie di sane abitudini di vita tra le popolazioni.
Stop al fumo e scelte alimentari sane.
Secondo l’Oms le malattie cardiovascolari, i tumori, le patologie respiratorie croniche e il diabete condividono quattro fattori di rischio comportamentale: consumo di tabacco, dieta non sana, inattività fisica e consumo dannoso di alcol. Questi sono pertanto gli ambiti su cui ognuno può intervenire per prevenire futuri disturbi e malattie. In base al parere degli esperti, uno stile di vita sano deve evitare o ridurre il più possibile il consumo di tabacco, l’esposizione al fumo passivo e l’eccesso di alcol. Non meno importanti sono le scelte alimentari. L’Oms raccomanda la riduzione del consumo medio di sale/sodio, l’aumento di frutta e verdura, la riduzione degli acidi grassi saturi negli alimenti da sostituire con acidi grassi insaturi, la diminuzione del contenuto di zuccheri aggiunti nei cibi e nelle bevande. Occorre inoltre limitare l’apporto eccessivo di calorie, ridimensionare le dimensioni delle porzioni e la densità energetica degli alimenti.
Praticare attività fisica e sottoporsi agli screening.
Resta poi altamente raccomandata la pratica costante di un’attività fisica. «In questa definizione – specifica il Ministero della Salute – rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”». Un altro fattore importante per mantenersi in buona salute è prestare attenzione all’aria che si respira, arieggiando quotidianamente gli spazi chiusi e prediligendo, quando possibile, luoghi all’aperto con minor inquinamento atmosferico. Il ministero della Salute raccomanda anche di sottoporsi a screening periodici, finalizzati a individuare precocemente determinate patologie. Nel nostro sistema sanitario questi vengono proposti, anche attraverso le farmacie, a soggetti potenzialmente a rischio in modo mirato e tramite esami non invasivi.