L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un vademecum dedicato all’uso e alla gestione della tessera sanitaria. Si tratta di un documento che sta acquisendo crescente importanza perché consente la fruizione di un numero sempre maggiore di servizi e non solo in ambito sanitario. Se dotata di microchip, infatti, funziona come Carta nazionale dei servizi (Cns), permettendo l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni. Proprio per via delle varie evoluzioni di questo strumento, l’Agenzia ha ritenuto opportuno fornire ai cittadini un compendio su tutte le sue funzioni ma anche su come comportarsi in casi eccezionali, quali lo smarrimento, il rinnovo, l’uso all’estero e quant’altro. Date poi le nuove esigenze dettate dalla pandemia, l’Agenzia delle Entrate ha definito questa guida «un piccolo gesto di attenzione verso tutti i cittadini, per garantire un accesso semplice e veloce alle prestazioni sanitarie».
Usi della tessera sanitaria.
Come è noto, la tessera sanitaria è il documento personale che viene rilasciato a tutti i cittadini che hanno diritto alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario nazionale. Viene attribuita dal Comune a ogni nuovo nato, dopo la dichiarazione di nascita effettuata dai genitori. Si utilizza per la scelta del medico di base, per l’acquisto dei farmaci, per prenotare ed eseguire prestazioni specialistiche e diagnostiche. Ma è anche il documento ufficiale che riporta il codice fiscale del cittadino. Sul retro della carta, invece, sono stampati i riferimenti della Tessera europea assistenza malattia (Team), con la quale si ha diritto all’assistenza sanitaria nell’Unione Europea, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative vigenti nei singoli paesi. La tessera ha validità di sei anni dalla sua emissione e, una volta scaduta, ne viene recapitata una nuova al domicilio del cittadino. Per gli stranieri con permesso di soggiorno, invece, la durata coincide con la scadenza di quest’ultimo.
Come risolvere problemi e casi speciali.
La guida passa in rassegna alcune situazioni particolare, per le quali i cittadini potrebbero non sapere come comportarsi. Se la tessera contiene errori, per esempio, è possibile segnalarlo a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, presentando un documento d’identità in corso di validità. Se fosse scaduta ma si è in possesso di prescrizione con ricetta rossa o ricetta elettronica nazionale, le prestazioni sanitarie sono comunque garantite. In caso di smarrimento, furto o deterioramento, è possibile chiedere un duplicato: nei primi due casi (furto o smarrimento) è necessario presentare denuncia alle autorità competenti. Per avere un duplicato, invece, si può inoltrare richiesta all’Agenzia delle Entrate (attraverso il sito, inviando e-mail o Pec o presentandosi fisicamente presso gli uffici dell’ente), oppure facendo domanda presso la Asl di competenza o attraverso il portale “Sistema Tessera Sanitaria” (https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/it/web/guest/tessera-sanitaria-cittadini). Ognuna di queste operazioni e altre informazioni sono riportate sul vademecum.