Come è noto, l’asma è una patologia causata da un’infiammazione delle vie aeree che provoca iperreattività bronchiale con conseguente ostruzione ricorrente reversibile delle vie respiratorie. È caratterizzata da respiro affannoso e mancanza di fiato e spesso si presenta tosse notturna insistente. Tra i principi attivi impiegati sia nell’adulto che nel bambino, vi è il montelukast, sia nell’adulto che nel bambino, usati per il trattamento dell’asma lieve-moderata. Ciò in aggiunta a farmaci antinfiammatori di natura cortisonica per via inalatoria e a broncodilatatori a breve durata d’azione, da assumere con prescrizione medica al bisogno, nel caso in cui queste due classi di medicinali non consentano, da sole, di tenere sotto controllo la sintomatologia. Per i pazienti pediatrici, inoltre, i farmacia contenenti montelukast sono disponibili come granulato e compresse masticabili a diversi dosaggi a seconda dell’età. Mentre, per i soggetti dai 15 anni compiuti il farmaco esiste in forma di compresse rivestite.
A partire dall’età di 15 anni, montelukast può essere utilizzato nel trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale, negli stessi pazienti in cui è indicato per l’asma. Dai 2 anni di età montelukast è somministrato anche per prevenire le crisi asmatiche in cui la broncocostrizione è indotta dall’esercizio fisico. Inoltre, tra i 2 e i 14 anni, il farmaco può essere assunto come alternativa ai farmaci cortisonici a bassa dose per via inalatoria, in quei pazienti con forme d’asma lieve persistente senza una storia recente di asma severa che richiederebbe l’uso di cortisonici orali e che non sono in grado di utilizzare i cortisonici inalatori.
Proprio in merito a tale principio attivo, le aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione a commercializzare medicinali a base di montelukast, insieme all’Agenzia italiana del farmaco, autorità che si occupa della sicurezza dei farmaci in Italia, hanno informato gli operatori sanitari riguardo casi in cui gli effetti indesiderati neuropsichiatrici, peraltro già noti, non siano stati immediatamente collegati all’uso di questi farmaci. Ciò ha determinato un ritardo nella valutazione sulla prosecuzione o meno delle terapie in atto. Nonostante gli eventi neuropsichiatrici associati all’impiego di montelukast siano rari, la possibilità che si verifichino deve essere comunicata in modo chiaro al paziente o alla persona che lo assiste.
Pazienti, genitori e caregiver devono dunque essere istruiti sulla necessità di segnalare al più presto al medico cambiamenti nel comportamento e nell’umore, incubi, insonnia, sonnambulismo, ansia, agitazione, depressione, irritabilità, irrequietezza, tremore. Meno frequenti, ma comunque possibili, sono alterazioni dell’attenzione, problemi di memoria, tic, allucinazioni, disorientamento, pensieri e comportamenti suicidi, sintomi ossessivo-compulsivi, disturbi della parola. Nel caso in cui vengano descritti questi disturbi, i medici prescrittori devono valutare se vi sia l’indicazione a proseguire il trattamento con montelukast sulla base del rapporto rischi/benefici.
In ogni caso, è bene rivolgersi al proprio medico curante o al proprio farmacista di fiducia ove si rendessero necessari ulteriori chiarimenti sulla tematica trattata.