Come è noto, le restrizioni nazionali e locali seguite alla diffusione del coronavirus prevedono il distanziamento sociale e l’obbligo di restare nella propria dimora. Condizione che porta inevitabilmente alla diminuzione della mobilità fisica a discapito del benessere psicologico. Per favorire tali dinamiche l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute) che fa parte di Federchimica, ha diramato una serie di consigli utili da mettere in pratica pur stando a casa.
Tra questi «svolgere regolarmente mezz’ora di attività fisica al risveglio, come una leggera corsetta sul posto, seguita da un po’ di stretching, può aiutarci nella regolazione del ciclo intestinale, che rischia di diventare pigro a causa di quantità di cibo maggiori o più elaborate e alla sedentarietà». In aggiunta a ciò «alzarsi ogni 45-60 minuti e fare dello stretching al collo, schiena e arti inferiori e superiori, può aiutarci a mantenere in forma le articolazioni e i muscoli che circondano la colonna vertebrale, alleviandoli dal “sovraccarico” o dalla “compressione” dovute a una postura scorretta».
Inoltre, un utile rimedio all’immobilità può essere quello di «sollevarsi ogni 30 minuti sulla punta dei piedi – evidenzia Assosalute -, facendo così lavorare le caviglie, oppure muovere qualche passo, può aiutare il flusso venoso ed evitare la fastidiosa sensazione di caviglie e gambe gonfie e appesantite». Dunque, «praticare una lieve attività fisica appena svegli, e in modo regolare durante tutta la giornata, può aiutarci a evitare la sensazione di pesantezza e torpore e può avere effetti positivi anche sul nostro umore».