L’8 novembre 2023, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con le autorità regolatorie europee, ha diffuso un aggiornamento critico riguardante i medicinali a base di esteri etilici degli acidi omega-3. Dalle ultime analisi emerge un incremento del rischio di fibrillazione atriale, proporzionale alla dose assunta, in soggetti affetti da malattie cardiovascolari o in presenza di fattori di rischio correlati. Tale fenomeno è stato osservato in particolare con dosaggi giornalieri pari a 4 grammi.
Revisioni e meta-analisi rivelano nuove preoccupazioni. Le revisioni sistematiche e le meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati hanno portato alla luce un’associazione tra l’assunzione di questi farmaci e un aumento della probabilità di sviluppare fibrillazione atriale. I risultati hanno indotto l’Ema a raccomandare un aggiornamento del Riassunto delle caratteristiche del prodotto e del Foglio illustrativo dei farmaci in questione, per includere la fibrillazione atriale tra le reazioni avverse con una frequenza non trascurabile. È fondamentale che i professionisti del settore sanitario informino i pazienti circa la possibilità di tali effetti e li esortino a consultare un medico qualora manifestino sintomi quali vertigini, debolezza, palpitazioni o difficoltà respiratorie. In caso di insorgenza di fibrillazione atriale, è imperativo interrompere l’uso del medicinale, in accordo con quanto stabilito dal medico curante. È utile ricordare che i consigli forniti dal farmacista non intendono sostituire il consulto con il medico curante. Qualora i sintomi persistano o si presentino dubbi, è fondamentale contattare il proprio medico di fiducia o lo specialista di riferimento.