L’Associazione dei riabilitatori dell’insufficienza respiratoria (Arir), con oltre tre decenni di esperienza nel sostenere individui con affezioni cardiorespiratorie, ha recentemente condiviso una serie di linee guida per migliorare la qualità della respirazione. Queste istruzioni rivestono un ruolo significativo per individui affetti da malattie respiratorie, coloro che sono esposti a inquinamento o condizioni di vita stressanti, e più in generale, per tutti coloro che ambiscono a ottimizzare la propria respirazione e, di conseguenza, il proprio benessere generale.
Comportamenti salubri e semplici per la salute respiratoria.
Arir sostiene che per favorire una respirazione efficace è essenziale adottare uno stile di vita attivo. Tale stile di vita dovrebbe essere basato su comportamenti salubri e semplici, come ad esempio privilegiare l’uso delle scale rispetto all’ascensore o scegliere di spostarsi a piedi o in bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro o per brevi spostamenti. In questo senso, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda l’effettuazione di almeno 10mila passi al giorno. L’attività fisica regolare è un elemento cruciale per promuovere un sano stato cardiocircolatorio con ripercussioni positive sulla respirazione. Ciò assume ancora più importanza nelle malattie cardiorespiratorie croniche, dove la dispnea può causare limitazioni nelle attività quotidiane. È quindi fondamentale rivolgersi a professionisti sanitari qualificati che possono fornire strategie per migliorare l’autonomia, gestire i sintomi in modo adeguato e non mettere a rischio la salute.
Come si modifica il respiro durante l’attività fisica.
Durante l’attività fisica, il modo di respirare si modifica. Se a riposo è naturale respirare dal naso, quando l’attività fisica intensifica, si tende a fare respiri più profondi e si inizia a respirare più velocemente, aumentando così la frequenza respiratoria. È perfettamente normale cominciare a respirare dalla bocca, in quanto ciò permette un passaggio d’aria più rapido e maggiore. In presenza di varie patologie cardiorespiratorie, la respirazione si adatta alle condizioni fisiopatologiche dell’apparato respiratorio. In molti casi, questo adattamento funzionale alla necessità di respirare e di fare meno sforzo possibile per farlo è un equilibrio vitale. Il fisioterapista cardiorespiratorio, in stretta collaborazione con medici specialisti, è in grado di valutare e suggerire strategie di compensazione o di supporto atte a migliorare i sintomi e proporre programmi di ricondizionamento o allenamento, ove necessario.
L’importanza della postura nella respirazione.
La postura, inoltre, ha un impatto significativo sul processo respiratorio. Il fisioterapista cardiorespiratorio ha il compito di valutare attentamente e identificare strategie compensatorie, posture e regimi di allenamento che aiutano l’individuo a svolgere attività compatibili con la propria condizione, sia che si tratti di una persona sana o affetta da patologie cardiorespiratorie. Come evidente, le linee guida di Arir enfatizzano l’importanza di uno stile di vita attivo, un’attività fisica regolare, un adeguato modo di respirare durante l’esercizio e l’attenzione alla postura per una respirazione ottimale. Le raccomandazioni dell’associazione non solo aiutano a migliorare la qualità della respirazione nella vita quotidiana, ma contribuiscono anche al generale benessere fisico e mentale delle persone.