Digerire è un processo fisiologico che può variare notevolmente in base a diversi fattori quali l’età della persona, gli alimenti ingeriti e le abitudini dopo i pasti. Con il termine “digestione” si fa riferimento all’intera sequenza di passaggi che il cibo ingerito compie dalla bocca fino all’intestino. Si tratta quindi di un processo lungo, che coinvolge organi diversi in tempi diversi. Se si consuma un pasto leggero, soltanto per la prima fase, ovvero il passaggio attraverso lo stomaco, occorrono circa 3 ore. Per pasti elaborati e abbondanti, invece, possono servire anche 6-8 ore. Bisogna sempre ricordare che questo articolato processo fisiologico ci permette di svolgere ognuna delle funzioni vitali, permettendo la crescita e la riparazione delle cellule e ricavando dagli alimenti l’energia necessaria allo svolgimento delle azioni quotidiane. È quindi importante che la digestione avvenga nel migliore dei modi ed è fondamentale, laddove possibile, agevolarla. Anche nel corso delle festività natalizie, caratterizzate da grande abbondanza di cibo, è bene quindi avere qualche attenzione in più.
Scelte alimentari e abitudini che favoriscono la digestione.
Ci sono cibi più digeribili e cibi meno facili da scomporre. A livello generale, più gli alimenti vengono modificati e le pietanze elaborate più si appesantiscono i processi digestivi. Lo stesso vale per le quantità: pasti eccessivamente abbondanti affaticano lo stomaco e rendono la gestione molto più lunga. Le conseguenze vanno dal gonfiore addominale al senso di nausea, dal reflusso al bruciore di stomaco, fino a problemi intestinali come stipsi o diarrea. Secondo la dott.ssa Chiara Circosta, nutrizionista presso il centro Humanitas Medical Care Domodossola a Milano, esistono diversi alimenti che possono aiutare le fasi della digestione, come finocchi e carciofi e cibi ricchi di fibre. Alimenti fermentati, poi, come yogurt, miso, quinoa, crauti, contengono probiotici, batteri vivi e lieviti che possono avere benefici per il sistema digestivo. È infine fondamentale bere tanto e mantenersi idratati. Quanto alle abitudini, è opportuno masticare tanto e lentamente ed evitare di sdraiarsi subito dopo aver mangiato o, viceversa, di fare attività troppo intense.
Altri consigli utili.
Per favorire la digestione si può ricorrere alle tisane digestive. «In erboristeria o in farmacia – spiega la dott.ssa Circosta – si possono trovare varie tisane digestive miscelate con piante dalle proprietà carminative. Tra queste troviamo i semi di finocchio, che aiutano a digerire e combattere i gonfiori addominali (non adatti però per chi soffre di gastrite o ulcere gastriche); la cicoria con azione disintossicante; l’anice, utile in caso di gonfiore addominale; il cumino, il coriandolo o il cardamomo, semi simili all’anice da mettere in infusione o masticare a fine pasto e la liquirizia». Secondo la dottoressa, inoltre, «la digestione lenta può essere dovuta a una carente produzione di enzimi digestivi da parte dell’organismo. In questo caso può essere utile cercare in farmacia un integratore adatto alle diverse esigenze. Gli enzimi contenuti in questi prodotti possono essere di origine animale, come pepsina, tripsina e pancreatina (simili a quelli prodotti dal nostro corpo), oppure di origine naturale, ovvero vegetale, come bromelina, papaina e ficina. Questi enzimi scindono i nutrienti nei loro componenti fondamentali in modo da renderli assorbibili e assimilabili. Spesso sono associati a probiotici o fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica intestinale».