In estate chi va al mare o in piscina dovrebbe fare ancora più attenzione all’igiene delle proprie lenti e alla salute dei propri occhi. Come mai proprio in estate? Perché sulle lenti a contatto, in particolare su quelle morbide, possono facilmente proliferare germi come l’Acanthamoeba, patogeno diffuso soprattutto in acqua e responsabile di gravi cheratiti. In Italia si stima che sia causa di oltre 400 cheratiti all’anno, in continuo aumento per la maggiore aggressività del parassita e per l’utilizzo ormai diffusissimo delle lenti a contatto. Della pericolosità dei parassiti d’acqua a danno degli occhi ne hanno parlato diversi esperti, riuniti nei giorni scorsi a Firenze in occasione del XX Congresso dell’International Society of Cornea, Stem Cells and Ocular Science (SICSSO). Il loro messaggio è chiaro: l’acqua di piscine, mari, fiumi, laghi e anche della doccia del bagno potrebbe essere contaminata da parassiti molto dannosi per i nostri occhi.
“In Italia si stima che si verifichi oltre un caso al giorno di queste cheratiti – afferma Vincenzo Sarnicola, presidente Siccso -. Purtroppo le terapie mediche non riescono sempre a eradicare l’infezione che non risponde agli antiamebici, difficili anche da reperire nelle farmacie italiane. Il microrganismo ha così il tempo di penetrare nella cornea e danneggiarla al punto di richiedere un trapianto nel 12-50% dei casi. Il trapianto di cornea classico fallisce in oltre la metà dei casi e nel 40% dei pazienti si sviluppa un glaucoma, i rigetti sono frequenti e in alcuni casi si arriva perfino a dover enucleare l’occhio.
Risultati migliori sono possibili con un trapianto di cornea lamellare anteriore, in cui non viene sostituita tutta la cornea ma solo lo strato intermedio. Ma la migliore terapia è la prevenzione”. Suggerimenti per chi porta lenti a contatto: meglio utilizzare le monouso che riducono il rischio di infezione da Acanthamoeba. Se si usano contenitori portalenti, mantenerli puliti e sostituirli regolarmente.