Il caldo intenso va sempre affrontato con prudenza e accorgimenti. Anche gli amanti del sole e dell’abbronzatura non devono mai prendere alla leggera i potenziali pericoli di esporsi ai raggi solari per troppo tempo e nelle ore più calde del giorno, senza adeguate protezioni. Sebbene sia vivamente raccomandato di non uscire negli orari centrali della giornata, negli ultimi anni il caldo intenso e il sole forte sono presenti fin dalle prime ore della mattina e perdurano fino al tardo pomeriggio. È opportuno quindi adottare qualche semplice accorgimento per godersi il sole in serenità. I principali fattori su cui porre l’attenzione sono l’intensità dei raggi UV, i rischi di insolazione e di disidratazione, tutti facilmente evitabili seguendo qualche saggia regola.
Proteggere pelle, labbra e occhi dalle radiazioni.
I rischi legati all’esposizione ai raggi UV (o radiazioni ultraviolette) sono influenzati da diversi fattori. Come spiega l’Istituto superiore di sanità (Iss), «i livelli di UV sono più alti al crescere dell’altitudine (ogni 1000 m di altezza i livelli di UV crescono del 10-12%) e dell’altezza del sole (specialmente verso mezzogiorno nei mesi estivi) e al diminuire della latitudine e della nuvolosità. Altri fattori ambientali che influenzano i livelli di UV sono lo strato di ozono e la capacità riflettente della superficie terrestre (per esempio la sabbia asciutta della spiaggia circa il 15% e la schiuma del mare il 25%)». I principali danni legati all’eccessiva esposizione a questi raggi sono stati identificati dall’Oms in nove malattie strettamente legate all’esposizione a radiazioni ultraviolette. Si tratta prevalentemente di tumori maligni della pelle (come melanoma cutaneo, carcinoma squamoso della pelle, carcinoma basocellulare) e degli occhi (carcinoma squamoso della cornea o della congiuntiva, cataratta corticale, degenerazione del cristallino). L’eccesso di UV è inoltre causa di riattivazione dell’herpes labiale. Per prevenire queste patologie è fondamentale l’uso di creme solari a elevata protezione, balsami protettivi per le labbra, occhiali da sole con schermatura UV e abbigliamento adeguato.
Bere tanto e cercare rinfresco.
Come sopra ricordato, troppo sole e troppo caldo possono determinare anche altre altri fattori di rischio. Tra questi i più pericolosi sono insolazioni e colpi di calore. «La prima – spiegano gli specialisti dell’Ospedale Niguarda di Milano – è una conseguenza di un’esposizione del corpo diretta ed eccessivamente prolungata ai raggi del sole. In genere tra i sintomi dell’insolazione rientrano mal di testa e senso di vertigine, ma il soggetto può incorrere anche in transitorie perdite di coscienza. In seguito alla prolungata esposizione al sole senza protezione, si possono anche manifestare delle ustioni sulla pelle. Il colpo di calore, invece, è dovuto a un aumento della temperatura corporea a causa del clima caldo e saturo di umidità. L’organismo assorbe più calore di quanto riesce a cederne all’esterno con la sudorazione e questo porta a un innalzamento della temperatura interna. Pertanto, tra i sintomi del colpo di calore rientrano debolezza, febbre, abbassamento della pressione arteriosa, nausea e vomito. Tra i possibili sintomi anche crampi, vertigini, sete intensa, perdita di lucidità e disorientamento». Bere molta acqua e spesso e cercare luoghi ombreggiati e ventilati aiuta a prevenire questi rischi ed evita al soggetto di disidratarsi.