Tra tutti i cambi di stagione, il passaggio dall’estate all’autunno è senza dubbio uno dei più temuti. Al cambio della temperatura e alla riduzione delle ore di luce si somma la fine delle vacanze estive e il ritorno alle incombenze quotidiane. Un mix che, a detta degli stessi medici, può creare vari disturbi e generare malessere, sia a livello fisico sia psicologico. Dietro a questo stato ci sono diverse ragioni scientifiche ed esserne consapevoli aiuta ad affrontare i disagi in modo corretto. «Il cambiamento stagionale può causare un senso di malessere – scrive in un articolo universitario Luigi Elio Adinolfi, professore ordinario di medicina interna all’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli -, stanchezza, apatia, difficoltà a svegliarsi e problemi digestivi. Inoltre, si può verificare un incremento della caduta dei capelli. L’organismo è esposto a uno stress termico, che riduce l’efficienza del sistema immune e a un disturbo psicofisico causato prevalentemente dalla riduzione delle ore di luce solare». A questo quadro, il professore aggiunge il fatto che il cambio di temperatura e di umidità favoriscono l’insorgere di malattie da raffreddamento.
Dieta sana e lotta alla sedentarietà.
Una volta compreso che molti dei disagi stagionali sono fisiologici e normali, non bisogna subirli passivamente ma prevenirli laddove possibile. «Occorre evitare gli eccessi alimentari – raccomanda il professor Adinolfi -, in particolare il consumo di grassi, di prendere troppi caffè e di saltare i pasti, particolarmente la colazione, tutte condizioni che espongono il nostro organismo ad affaticamento e stress. Al lavoro, bisognerebbe non trascorrere tutta la giornata seduti, quando è possibile fare una passeggiata, magari nei corridoi illuminati dalla luce naturale. Per incrementare l’attività fisica è consigliabile fare le scale a piedi invece di usare l’ascensore. Di grande aiuto è praticare attività fisica all’aria aperta, anche semplicemente camminare per 30-60 minuti, in quanto favorisce la produzione di endorfine che hanno un effetto positivo sull’umore, riducono i dolori, migliorano l’ossigenazione dei tessuti e lo stato di depressione». Qualche riguardo in più serve infine a scongiurare influenze e raffreddori, evitando luoghi troppo affollati, adeguando l’abbigliamento al nuovo clima e tenendo sempre con sé qualcosa per coprirsi in caso di abbassamento improvviso della temperatura. È poi raccomandato mettersi a riposo ai primi sintomi di raffreddamento.
Un periodo delicato anche per l’umore.
Secondo psichiatri e psicologi, a partire dall’autunno si ravvisa un peggioramento nell’umore di molti individui, tanto che nei casi più gravi si parla di Seasonal affective disorder (Sad), un’espressione tradotta in Italiano con “disordine affettivo stagionale”. Per risollevare il tono dell’umore, Angelos Halaris, psichiatra della Loyola University Health System, citato in un articolo dall’Istituto superiore di sanità, consiglia di «riempire le relazioni di sostanza, agire per raggiungere obiettivi pratici, vantaggiosi per se stessi, soddisfacenti e gratificanti. Occorre poi fare attività fisica ma anche riposare e prendersi cura di sè, bisogna riconoscere i propri limiti e imparare a vivere con i propri difetti, ed essere consapevoli che la depressione, l’esaurimento e la perdita di interessi nella vita possono essere un segnale del disordine affettivo stagionale, causato anche dalla carenza di luce solare. Bisogna uscire di casa anche se il tempo non ce lo consente, esporre gli occhi alla luce naturale per un’ora al giorno e aprire le tende per fare entrare la luce solare in casa».