Il consumo eccessivo di sale è legato a numerosi rischi per la salute, in particolare per il sistema cardiovascolare. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda di non superare i 5 grammi al giorno, ma molti alimenti trasformati contengono quantità elevate senza che sia immediatamente evidente. Riconoscere le fonti “nascoste” è il passo principale per adottare abitudini alimentari più sane.
Come identificare il sale negli alimenti
Leggere le etichette nutrizionali è essenziale per individuare il sale presente nei cibi. Spesso viene indicato come “sodio”, e per calcolare la quantità corrispondente di sale è sufficiente moltiplicare il valore per 2,5. Prodotti come salumi, formaggi stagionati, snack salati e sughi pronti sono tra i principali responsabili dell’eccessivo apporto quotidiano. Anche alimenti considerati salutari, come alcuni cereali o pane, possono contenere quantità di sale.
Strategie per ridurre l’assunzione di sale.
Preferire alimenti freschi e non processati è tra le soluzioni più efficaci per limitare il consumo di sale. Cucinare in casa permette di controllare gli ingredienti e utilizzare alternative come spezie ed erbe aromatiche per insaporire i piatti. Lavare verdure in scatola o legumi sotto acqua corrente può ridurre il contenuto di sodio. Piccoli accorgimenti, come evitare di aggiungere sale a tavola, contribuiscono a migliorare la dieta senza rinunciare al gusto. Le informazioni fornite non sostituiscono il parere del medico curante. In caso di dubbi o sintomi persistenti, è necessario consultare un professionista sanitario.