La disidratazione è una condizione che si verifica quando l’organismo perde più liquidi di quanti ne assume, compromettendo l’equilibrio idrico ed elettrolitico. Nei mesi estivi, caldo e umidità possono aumentare il rischio di disidratazione, soprattutto nelle persone anziane, nei bambini e in coloro che svolgono attività fisica intensa. I sintomi della disidratazione possono variare da lievi a gravi: sete intensa, secchezza delle fauci, urine scarse e di colore scuro, stanchezza, vertigini e, nei casi più severi, confusione mentale e perdita di coscienza.
Consigli pratici per mantenersi idratati
Per prevenire la disidratazione, è bene assumere una quantità adeguata di liquidi durante la giornata, soprattutto quando fa caldo. È consigliabile bere acqua a intervalli regolari, anche se non si avverte sete, ed evitare bevande alcoliche e caffeinate, le quali possono avere un effetto diuretico e quindi provocare la perdita di ulteriori liquidi. È importante consumare alimenti ricchi di acqua, tra cui frutta e verdura fresche, e limitare l’assunzione di cibi salati, che anch’essi possono aumentare la perdita di liquidi. Se si fa attività fisica è essenziale reintegrare i liquidi persi con il sudore, bevendo acqua o bevande isotoniche.
Rimedi per la disidratazione e quando consultare un medico
In caso di disidratazione lieve, è possibile rimediare aumentando l’assunzione di liquidi, preferibilmente acqua o bevande specifiche per il reintegro idrosalino. Tuttavia, se i sintomi persistono o peggiorano, è necessario consultare un medico. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria la somministrazione endovenosa di liquidi e elettroliti. Il farmacista può fornire consigli utili sulla prevenzione e il trattamento della disidratazione, ma è importante sottolineare che il suo consiglio non sostituisce il consulto con il medico curante. Se la problematica persiste o si aggrava, è fondamentale contattare il proprio medico di base o uno specialista di riferimento.