In seguito a una valutazione condotta dalle autorità regolatorie europee e dall’Agenzia italiana del farmaco, è emerso che l’utilizzo di contraccettivi ormonali combinati (Coc) contenenti clormadinone acetato ed etinilestradiolo può comportare un rischio leggermente elevato di tromboembolia venosa (Tev) rispetto ad altri contraccettivi ormonali combinati. La conclusione deriva dall’analisi dei dati raccolti nello studio retrospettivo di coorte Rivet-Rcs, il quale ha messo in luce come le donne che assumono Coc a base di clormadinone/etinilestradiolo presentino un rischio di Tev aumentato di 1,25 volte rispetto a coloro che optano per Coc contenenti levonorgestrel.
Implicazioni cliniche e raccomandazioni per i prescrittori.
I prescrittori sono invitati a considerare attentamente i fattori di rischio individuali delle pazienti prima di prescrivere contraccettivi ormonali combinati, specialmente quelli contenenti clormadinone acetato/etinilestradiolo. È fondamentale informare le donne sui segni e sintomi della Tev e del tromboembolismo arterioso (Tea), nonché rivalutare periodicamente i fattori di rischio individuali. È importante sottolineare che il rischio di Tev è maggiore durante il primo anno di utilizzo di qualsiasi Coc o alla ripresa del trattamento dopo una pausa di 4 o più settimane. La decisione di utilizzare un contraccettivo ormonale combinato dovrebbe essere presa dopo un’attenta discussione con la paziente, assicurandosi che sia pienamente consapevole dei rischi associati. Le informazioni fornite in questo articolo e i consigli del farmacista non intendono sostituire il consulto con il medico curante. In caso di persistenza della problematica presentata, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.