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Colesterolo cattivo: causa diretta di infarto e ictus

Controllare il colesterolo LDL è fondamentale per prevenire gravi problemi cardiovascolari: medici e farmacisti uniti nella lotta all’ipercolesterolemia.

Il colesterolo cattivo, o LDL, è stato recentemente riconosciuto come causa diretta di infarto e ictus, anziché un mero fattore di rischio. Questo dato emerge dalle ultime linee guida europee e conferma l’importanza di monitorare e controllare attentamente i livelli di colesterolo per prevenire gravi problemi cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari sono responsabili di oltre 4 milioni di morti l’anno in Europa e rappresentano la principale causa di morte in Italia. Per contrastare l’insorgenza e la progressione di aterosclerosi, infarto e ictus è fondamentale adottare uno stile di vita corretto e tenere sotto controllo i principali fattori di rischio, tra cui il colesterolo LDL. Gli esperti sottolineano che riducendo il colesterolo LDL di circa 40 mg/dL si ottiene una diminuzione del 21% degli eventi cardiovascolari maggiori, indipendentemente dal valore di partenza.

I livelli di sicurezza del colesterolo LDL.

Le Linee Guida Europee stabiliscono i livelli di sicurezza del colesterolo LDL in base al profilo di rischio individuale, indicando che nei soggetti ad elevato rischio, i livelli di colesterolo LDL devono essere molto bassi, anche inferiori a 40 mg/dL. Le terapie disponibili, come statine, ezetimibe e farmaci biologici, permettono di raggiungere i target terapeutici suggeriti dalle Linee Guida. Tuttavia, la consapevolezza del rischio di mortalità associato ai livelli elevati di colesterolo LDL è ancora insufficiente nella popolazione generale, poiché l’ipercolesterolemia non provoca sintomi immediati. Di conseguenza, solo il 43% dei pazienti che assume farmaci ipolipemizzanti è aderente alla terapia prescritta. La scarsa aderenza terapeutica comporta il mantenimento, nel tempo, di elevati livelli di colesterolo LDL, con una maggiore probabilità di sviluppare malattia aterosclerotica ed eventi cardiovascolari. Per migliorare l’aderenza alla terapia, è cruciale rafforzare il rapporto medico-paziente e sensibilizzare i pazienti sull’importanza dell’assunzione della terapia e i rischi connessi alla mancata compliance ai trattamenti raccomandati.

Il ruolo del medico di famiglia.

Il ruolo del medico di famiglia è fondamentale nella prevenzione del rischio cardiovascolare, così come quello del farmacista di comunità, che deve collaborare con gli altri professionisti del territorio per garantire un’assistenza sanitaria di prossimità e incidere sugli outcome di salute dei pazienti. Formazione e organizzazione sono due fattori chiave per il raggiungimento dei risultati previsti dal Piano nazionale della Cronicità. La rete dei farmacisti, parte integrante del processo di presa in carico del paziente sul territorio, assume un valore fondamentale nell’ambito dell’aderenza alle terapie, anche per il trattamento dell’ipercolesterolemia. La consapevolezza dell’importanza del controllo del colesterolo cattivo è fondamentale per prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie cardiovascolari. L’impegno congiunto di medici, farmacisti e pazienti è essenziale per assicurare un’assistenza sanitaria efficace e migliorare la qualità della vita.

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Di Farmacia Ventricelli Dr.ssa Teresa

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Ventricelli della Dr.ssa Teresa Ventricelli a Laviano (Sa).