Le allergie respiratorie sono un problema in continua crescita tra gli italiani, con una stima che prevede oltre il 50% della popolazione affetta entro la metà del secolo. Secondo il Dott. Lorenzo Cecchi, presidente dell’Aaiito, il cambiamento climatico gioca un ruolo fondamentale in questo aumento. L’inquinamento atmosferico e l’aumento delle temperature influiscono sulla fioritura delle piante, causando un aumento degli allergeni in circolazione. Non solo la predisposizione genetica, ma anche l’ambiente circostante può far diventare una persona allergica. La prevenzione, soprattutto tra i bambini, è fondamentale: mantenere un equilibrio tra l’ambiente e il sistema immunitario può aiutare a ridurre il rischio di allergie. Progetti come quello avviato in Finlandia, che prevede attività all’aria aperta per i bambini, hanno dimostrato miglioramenti nella riduzione delle allergie e dell’asma. Per gli adulti, è importante adottare uno stile di vita sano e informarsi sui sistemi di previsione e monitoraggio ambientale per pollini e inquinanti.
I consigli per affrontare le allergie.
È cruciale seguire alcuni consigli, tra cui ottenere una corretta diagnosi, rivolgendosi a uno specialista se i sintomi persistono, conoscere i propri allergeni e le proprie allergie per ridurre l’esposizione, utilizzare consapevolmente le terapie farmacologiche e di immunoterapia specifica, sotto la supervisione di uno specialista, sfruttare le informazioni disponibili da fonti attendibili, evitando fake news, e infine godersi l’aria aperta e condurre una vita “normale”, senza limitazioni. Con la giusta terapia, è possibile svolgere qualsiasi attività, ma è importante essere prudenti evitando i momenti più critici della giornata legati all’innalzamento dei pollini. Le allergie di primavera sono un problema in crescita tra gli italiani, con il cambiamento climatico come uno dei principali fattori. La prevenzione e un approccio attento alla gestione delle allergie possono aiutare a ridurre l’impatto di queste condizioni sulla qualità della vita dei pazienti.