Nel cuore della notte un polpaccio, una coscia, un piede o entrambi possono irrigidirsi fino al punto di non riuscire più a muoverli. La sensazione che si prova in quei momenti è di improvviso, intenso dolore nell’area del muscolo contratto. I crampi muscolari possono durare pochi secondi, diversi minuti ma anche ripresentarsi più volte nel giro di poco tempo prima di scomparire del tutto. Ci sono persone che accusano crampi notturni raramente, magari una volta all’anno, altre invece che ne soffrono spesso, persino ogni notte e per anni.
Come sciogliere i crampi notturni alle gambe?.
I crampi possono essere alleviati allungando il muscolo interessato, che in alcuni casi continuerà a dolere lievemente anche nelle ore successive alla sua scomparsa. Talvolta i crampi alle gambe possono essere leniti massaggiando l’area dolente, scaldando il muscolo interessato, cercando di muovere il più possibile la gamba o il piede contratti. Se per esempio il crampo notturno colpisce il polpaccio bisogna distendere la gamba e, anche aiutandosi con una o entrambe le mani, piegare le dita del piede affinché puntino verso la propria testa. In alternativa, o in combinata, si può camminare sui talloni per alcuni minuti. Sta di fatto che se il crampo si manifesta prima di addormentarsi, sarà più difficile riposare. Se si verifica mentre si dorme, sarà più complicato tornare a dormire.
I crampi notturni non sono RLS.
I crampi notturni alle gambe non vanno confusi con la sindrome delle gambe senza riposo (RLS). Tuttavia entrambi i disturbi hanno spiacevoli ripercussioni sul riposo notturno. La RLS produce movimenti inconsulti delle gambe, nel complesso improvvisamente doloranti, e possono riguardare anche il viso, il petto e le braccia. Le sensazioni tipiche della sindrome delle gambe senza riposo comprendono formicolii, bruciori, prurito o fitte alle gambe, brividi, sensazione di avere “acqua frizzante” nelle vene, sensazione di sofferenza agli arti. Il bisogno di muovere le gambe è molto più forte con la RLS che non con i crampi notturni. Inoltre, sciogliere un crampo alle gambe richiede molto più tempo e maggiore distensione del muscolo rispetto a quanto può bastare in caso di RLS.
Sintomi e fattori di rischio dei crampi alle gambe.
I segnali che precedono un crampo a una gamba o a un piede mentre si dorme consistono principalmente in una sensazione dolorosa nell’area interessata, laddove il muscolo si irrigidisce e si contrae. I crampi notturni agli arti possono verificarsi a qualsiasi età ma colpiscono soprattutto gli anziani. Le condizioni patologiche che possono favorirne la comparsa durante il riposo notturno sono: diabete, malattie cardiocircolatorie, alcuni disturbi metabolici, alcune malattie del sistema nervoso, patologie muscolari. Nondimeno, i crampi alle gambe possono essere correlati anche a una serie di circostanze parallele: sforzi fisici importanti, uso di alcuni farmaci, disidratazione, disturbi endocrini, elettrolitici, problemi di deambulazione, ecc.
Esistono farmaci per curare i crampi notturni alle gambe?.
Ad oggi non esistono trattamenti farmacologici specifici per i crampi alle gambe sofferte nelle ore notturne. Fare esercizio fisico ogni giorno stirando i muscoli delle gambe può essere una buona strategia preventiva, così come bere acqua e rimanere idratati nell’arco di tutta la giornata (e non solo al momento dei pasti). Potrebbero essere utili anche un massaggio o una doccia calda prima di coricarsi.