Il termine reumatismo è un termine generico che indica numerose patologie, che hanno in comune il fatto di essere tutte concentrate nell’apparato locomotore. Interessano quindi ossa, articolazioni e parti molli. Come spiega la Lega svizzera contro il reumatismo, una prima classificazione delle varie forme di questa patologia è la sua causa, che può essere di tipo infiammatorio o non infiammatorio. «Il reumatismo infiammatorio – spiega la Lega – include tutte le forme di artrite, tutte le forme di spondiloartrite (affezioni infiammatorie della colonna vertebrale e delle articolazioni) e le collagenosi (affezioni del tessuto connettivo come la sclerodermia, la sindrome di Sjögren e il lupus eritematoso sistemico). Il reumatismo non infiammatorio include invece tutte le artrosi (affezioni degenerative delle articolazioni), le artropatie da cristalli (come la gotta e la pseudogotta), il grande gruppo delle affezioni reumatiche delle parti molli nonché le patologie ossee (come l’osteoporosi). Questa categoria comprende anche il mal di schiena cronico, se esso non costituisce un sintomo di un’affezione infiammatoria come il morbo di Bechterew».
La dieta contro i reumatismi infiammatori.
Per prevenire e alleviare i reumatismi di natura infiammatoria, gli esperti suggeriscono di cominciare dalla dieta. «Numerosi studi – spiegano gli specialisti della Lega svizzera contro il reumatismo – dimostrano che le infiammazioni croniche possono essere influenzate favorevolmente dalla dieta. Tutte le persone affette da reumatismo dovrebbero quindi non solo ricevere una diagnosi e dei medicamenti, ma anche alcune raccomandazioni alimentari». Si è riscontrato, per esempio, che diversi soggetti affetti da reumatismo hanno carenze nutrizionali, in particolare di omega3, vitamina D, calcio, magnesio, zinco. Viene quindi suggerito di introdurre nel regime alimentare alimenti ricchi di questi nutrienti, riducendo invece l’assunzione di acidi grassi polinsaturi omega6 e di acidi grassi saturi e trans. È anche auspicabile tenere sotto controllo il peso attraverso una regolare attività fisica.
Individuare le cause e trattarle.
Non sempre quando si prova dolore si interpella un medico. Spesso si tende ad aspettare per vedere se il disturbo passa da solo. Gli esperti però esortano ad approfondire il problema. «L’origine del dolore deve essere chiarita – sostengono gli specialisti della Lega svizzera contro il reumatismo -. È possibile rilevare un’infiammazione tramite analisi del sangue, deficit meccanici e disfunzioni medianti esami clinici o diagnostici per immagini. Nel dolore acuto, le cause sono di solito identificabili nei tessuti. Nel caso di disturbi insidiosi (subacuti) e cronici, i risultati degli esami fisici corrispondono meno spesso al dolore percepito soggettivamente». Una volta stabilita la causa è possibile sia necessaria una terapia farmacologica, da stabilire sotto controllo medico e adeguata regolarmente. Quanto ai farmaci più generalmente prescritti, la Lega svizzera contro il reumatismo, spiega che «si fa una distinzione tra antidolorifici che contengono narcotici come la morfina (analgesici oppioidi) e altri ad azione più blanda senza oppiacei (analgesici non oppioidi). Anche gli psicofarmaci (antidepressivi e neurolettici) svolgono un ruolo importante nella terapia del dolore. La loro prescrizione, tuttavia, non implica in alcun modo il sospetto di una malattia mentale».