Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, passa in rassegna i disturbi più comuni in cui i piedi possono incorrere nel periodo estivo. Il caldo intenso e l’umidità sono infatti già di per sé fattori potenzialmente irritanti per i piedi, ai quali si aggiungono spesso ambienti “insidiosi”, che possono provocare problemi di vario tipo. «Negli ambienti umidi come le piscine – spiega l’Associazione – occorre prestare attenzione ai funghi, responsabili di micosi a carico della cute e delle unghie, e alle verruche che si sviluppano in seguito a un’infezione di tipo virale. Portate sempre con voi, a bordo vasca, le ciabatte, in modo da rindossarle non appena uscite dall’acqua». Per la cura delle micosi, Assosalute consiglia l’uso di bicarbonato di sodio sciolto in acqua calda e applicato direttamente sulla parte interessata della pelle e antimicotici per uso topico. Per le verruche, invece, è utile l’acido salicilico per somministrazione locale e agenti cheratolitici, insieme ad antisettici per uso topico.
Attenzione a tagli e piccole ferite.
Per coloro che invece frequentano rive lacustri o spiagge sassose, c’è il rischio di graffiare o tagliare la pelle dei piedi. «È bene prepararsi al rischio di tagli e di possibili infezioni – osserva Assosalute – che possono verificarsi, soprattutto se la ferita è più profonda del previsto. In questi casi, occorre, oltre a indossare, in via preventiva, calzature adatte, eseguire una medicazione accurata per evitare che piccoli frammenti di cute “sporca” o altri corpi estranei possano infiltrarsi all’interno. In caso di ferite ed escoriazioni, disinfettare sempre la lesione, dall’interno verso l’esterno, con acqua ossigenata o antisettici per uso cutaneo e proteggere la pelle con garze e cerotti, applicando pomata antimicrobica nell’area immediatamente circostante la ferita. Cercare, quanto più possibile di fare respirare la parte lesa e ricorrere a medicinale di automedicazione topici che possano aiutare la rigenerazione cutanea. Se il taglio appare profondo o se esiste il rischio di infezione, meglio recarsi al pronto soccorso dove verrà praticata la sutura».
Pericoli nel mare.
Nelle acque basse dei mari con fondale sabbioso, è possibile essere punti della tracina, pesce che di solito vive in fondali bassi, vicini alla riva. «L’aculeo della tracina – precisa Assosalute – che solitamente viene pestato inavvertitamente, genera un dolore intenso, oltre che gonfiore. Il piede va medicato con attenzione e immerso in acqua calda per almeno un’ora dato che il veleno della tracina è termolabile. In caso di punture di tracina può essere sufficiente assumere farmaci da banco ad azione antinfiammatoria e analgesica, ma se dovessero comparire sintomi come tachicardia, difficoltà di respirazione, nausea o difficoltà di movimento dell’arto colpito, occorre rivolgersi al 118 o farsi accompagnare al pronto soccorso». Al mare o in piscina è sempre bene ricordare poi che anche i piedi possono scottarsi ed è quindi opportuno spalmare una protezione solare, come sul resto del corpo.
Consigli per camminatori e runner.
L’estate, infine, è spesso occasione di lunghe camminate o di corsa, due pratiche salutari che, però, con il caldo e il sudore possono creare problemi ai piedi, che tendono a gonfiarsi aumentando pressione e sfregamento. La conseguenza è spesso la formazione di vesciche e callosità. Per prevenirle è opportuno scegliere calzature comode e traspiranti. In caso si formino calli, dopo aver rimosso la parte di pelle ispessita, Assosalute suggerisce di «disinfettare con cura e applicare cerotti contenenti acido acetilsalicilico». Per il trattamento delle vesciche, invece, si possono usare farmaci da banco topici ad azione antisettica e antinfiammatori, per contrastare il dolore e l’infiammazione e proteggere la pelle, preservandola dal rischio di infezioni».