Il 23 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge 221 che proroga lo stato di emergenza nazionale da COVID-19. Contiene, fra le altre, nuove regole per i cittadini allo scopo di limitare la diffusione del virus, specie nella sua variante più contagiosa Omicron. Fino al 31 marzo 2022 (data di cessazione dello stato di emergenza) corre l’obbligo di indossare mascherine FFP2 in specifici contesti sociali: spettacoli pubblici all’aperto o al chiuso (teatri, cinema, sale concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo o simili); eventi e incontri sportivi sia al chiuso che all’aperto; su tutti i mezzi pubblici di trasporto.
Perché le FFP2 ci proteggono di più delle mascherine chirurgiche?.
Le mascherine chirurgiche rientrano nella tipologia dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) monouso. Sono formate da tre strati di tessuto antibatterico, antivirus e contenitivo delle goccioline respiratorie emesse dal soggetto. Le maschere filtranti FFP2 sono DPI multistrato più grandi delle mascherine chirurgiche e progettate per aderire meglio al volto. La parte superiore presenta al suo interno un filo di ferro che permette di adattare il dispositivo al naso e agli zigomi, evitando infiltrazioni d’aria laterali. Queste maschere, a differenza di quelle chirurgiche, proteggono non solo chi ci sta intorno ma anche noi stessi. L’elevata capacità filtrante delle FFP2 (> 94%), infatti, trattiene sia le particelle virali eventualmente espirate da chi l’indossa, sia quelle sospese nell’aria o emesse da altri individui.
FFP2 certificate e sicure: come riconoscerle.
Le mascherine FFP2 non sono però tutte uguali: devono rispondere ad alcune caratteristiche produttive normate dall’Unione Europea a garanzia della salute e della sicurezza dei cittadini. Le aziende produttrici sono pertanto tenute a regolamentare il prodotto presso un ente accreditato idoneo alla certificazione. Solo se le FFP2 soddisferanno i requisiti richiesti dalla normativa EN 149:2001 potranno ricevere il marchio CE. Si tratta di un codice a 4 cifre che identifica l’organismo verificatore e marchiatore del prodotto. L’elenco completo dei soggetti certificatori autorizzati dalla UE si trova nel database online Nando, istituito dalla Commissione Europea. Basterà confrontare il codice numerico stampato accanto alla sigla CE delle FFP2 con quelli presenti nell’elenco Nando e scoprire qual è, se c’è e se è abilitato a farlo, l’ente che ha certificato le nostre mascherine. In caso contrario, quei dispositivi saranno privi di controlli e certificazioni ufficiali. In altre parole: non saranno davvero sicuri.
Dove acquistare mascherine FFP2 sicure.
Mascherine “conformi” sono quelle accompagnate da un certificato di conformità, cartaceo se presente all’interno di una confezione multipla di mascherine oppure stampato sull’involucro della mascherina venduta singolarmente. Le informazioni che vi dovremmo trovare, e che non possono mancare, sono: nome e codice dell’ente certificatore; nome e indirizzo del produttore o del mandatario; tipo di mascherina; riferimenti normativi della certificazione; data di rilascio. Per evitare spiacevoli sorprese è sempre consigliabile rivolgersi a canali ufficiali incaricati alla vendita di DPI sicuri, come le farmacie e le parafarmacie.