La tessera sanitaria è oggetto da anni di continue implementazioni che hanno permesso a questo documento di aumentare il numero di funzioni utili ai cittadini. Grazie al suo sofisticato microchip e ai sistemi informatici sempre più evoluti, da tempo il suo uso non è più circoscritto all’area sanitaria ma, diventata carta nazionale dei servizi (Cns), la tessera è stata abilitata a varie funzioni fiscali e amministrative. L’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19 ha accelerato questo processo, tanto che l’Agenzia delle Entrate ha redatto un vademecum, che è in continuo aggiornamento, sulle funzioni aggiunte alla Cns dal 2020 in avanti. Tra queste, dal 1° ottobre 2021 la Carta sarà, assieme a Spid e Carta d’identità elettronica (Cie), uno dei soli tre strumenti possibili per accedere alle aree riservate dei siti Internet delle pubbliche amministrazioni. Grazie all’incrocio tra le piattaforme sanitarie e quelle fiscali, inoltre, tramite la Carta nazionale dei servizi, i dati relativi alle spese mediche detraibili dalle tasse vengono automaticamente acquisiti e caricati nella dichiarazione dei redditi precompilata dei cittadini. Conservare con cura questo documento, imparare a usarlo e portarlo con sé dove richiesto, permette quindi di effettuare numerose operazioni.
Usi in ambito sanitario.
La Tessera sanitaria – Carta nazionale dei servizi (Ts-Cns) è anzitutto il documento ufficiale con cui si accede a tutti i servizi di sanità pubblica. Serve a scegliere e cambiare il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta e a prenotare prestazioni mediche di vario tipo, dagli esami di laboratorio alla diagnostica per immagini, alle visite specialistiche e molto altro. Consegnandola al farmacista, inoltre, l’importo dei farmaci acquistati viene inserito in un sistema che invia i dati all’Agenzia delle Entrate per la compilazione della dichiarazione dei redditi. La Cns è necessaria anche per effettuare prenotazioni online, come quella dei vaccini anti Covid-19, e per accedere al proprio fascicolo sanitario elettronico (consultabile anche con Spid o Cie). È poi importante ricordare che la parte posteriore della Carta costituisce la Tessera europea assistenza malattia (Team), che permette di ricevere assistenza sanitaria nei paesi membri dell’Unione Europea, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative vigenti nei singoli stati.
Usi in ambito amministrativo-fiscale.
In merito agli usi in ambito fiscale della Carta nazionale dei servizi, va anzitutto sottolineato che, come specifica il vademecum dell’Agenzia delle Entrate «questo documento serve a comunicare in modo certificato, nei casi previsti dalla legge, il proprio codice fiscale». Come sopra ricordato, dal 1° marzo 2021 le pubbliche amministrazioni non rilasciano più credenziali per le aree riservate dei propri siti Internet. Quelle rilasciate prima e non scadute possono essere usate solo fino al 30 settembre 2021. Dal 1° ottobre 2021, l’accesso è consentito esclusivamente attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns). Quest’ultima quindi assume una maggiore importanza anche grazie a questa funzione.