I raggi solari possono portare vari benefici alla salute, ma se l’esposizione ad essi è eccessivamente prolungata o effettuata quando il calore è troppo intenso, si corrono diversi rischi. Questi vanno da scottature lievi a severe, fino allo sviluppo di forme tumorali all’epidermide. La pelle, però, non è il solo bersaglio dei potenziali danni del sole: anche gli occhi e le labbra rischiano di incorrere in varie problematiche. «Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti – sostiene la Fondazione per la ricerca sul cancro (Airc) – favorisce a breve termine le scottature e a lungo andare la formazione di rughe e cheratosi, malattie croniche della pelle che in rare occasioni possono generare lesioni pretumorali. Dai melanociti, le cellule che producono il pigmento melanina. che conferisce il colore alla pelle, può avere origine il melanoma, il più pericoloso dei tumori cutanei, la cui incidenza è in aumento. La sua insorgenza può dipendere da esposizioni al sole intense e occasionali, che provocano scottature, soprattutto nell’infanzia». La Fondazione precisa però che i melanomi, benché favoriti anche da fattori genetici, si possono spesso prevenire proteggendo la pelle dai raggi ultravioletti in modo adeguato.
Anche occhi e labbra vanno protetti.
L’esposizione solare può causare anche vari problemi agli occhi, per cui si consiglia anzitutto di non fissare mai il sole direttamente e di proteggersi con occhiali da sole progettati per schermare i raggi UV. Tra i potenziali pericoli, l’Airc ricorda i danni alla retina, la formazione di cataratta e, anche in questo caso, il rischio di sviluppare un melanoma (che può formarsi anche all’interno dell’occhio). È inoltre possibile la formazione di carcinoma squamoso della cornea o della congiuntiva. Oltre a pelle e occhi, l’esposizione solare eccessiva provoca danni anche alle labbra, dove chi soffre di herpes labiale potrebbe vederlo riattivarsi e, dove, ancora una volta i raggi ultravioletti possono portare alla formazione di forme tumorali.
Gli accorgimenti per proteggersi dal sole.
La prima regola per ridurre i rischi è naturalmente la scelta accurata dei tempi e della durata dell’esposizione al sole, tenendo in massima considerazione anche i fattori soggettivi, come l’età e il fototipo di pelle (specie se si parla di bambini, anziani o persone dalla carnagione molto chiara). L’Intergruppo melanoma italiano (Imi) ha formulato un decalogo per proteggersi dai danni del sole. Esso ricorda anzitutto che «chi si scotta frequentemente al sole ha maggiori possibilità di sviluppare il melanoma». L’uso di protezioni solari, cappelli e indumenti riparanti è quindi ancor più consigliato a questi soggetti. Le creme vanno scelte il base al proprio fototipo e in grado di proteggere sia dai raggi Uva sia dagli Uvb. Tra le altre raccomandazioni, il decalogo dell’Imi sottolinea di «esporsi gradualmente per consentire alla pelle di sviluppare una naturale abbronzatura. In tal modo di riduce il rischio di scottature. L’utilizzo di creme solari facilita questo obiettivo, in quanto ci si abbronza anche con fattori di protezione elevati. Bisogna continuare a usare creme solari anche quando si è già abbronzati perché la cute abbronzata non è protetta completamente dall’azione degli UV che creano danni al Dna e alle fibre elastiche della pelle (fotoinvecchiamento)».