«Nel corso del 2019 il 66,8% degli italiani sopra gli 11 anni ha consumato bevande alcoliche. Si tratta di 36 milioni di persone e di questi, più di 11 milioni hanno bevuto alcolici ogni giorno (e più di 8 milioni con modalità definite a rischio)». Sono le cifre presentate dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2021, svolto venerdì 14 maggio per mantenere l’alta l’attenzione sull’abuso di alcool. «Sono 3,8 milioni – si legge in una nota – i binge-drinkers che hanno consumato più di 6 bicchieri di bevanda alcolica in un’unica occasione con 43.148 accessi ai Pronto Soccorso per disintossicarsi. Oltre 670 mila persone consumano in maniera dannosa, una modalità che richiederebbe un intervento per la gestione dei Disturbi da uso da Alcol (DUA) che è stato però assicurato solo a 65.387 alcoldipendenti presi in carico dai servizi».
Proprio sui grandi utilizzatori di alcool si concentra l’analisi dell’Iss: «Durante il 2019 – precisa l’organizzazione governativa -, il 13,4% degli uomini e il 6,2% delle donne sopra gli 11 anni (circa 3 milioni e 300 mila persone) ha ecceduto quotidianamente nel consumo di bevande alcoliche. Hanno cioè superato abitualmente i limiti di consumo a basso rischio: zero unità alcoliche (UA) sotto i 18 anni, una UA per le donne e le persone sopra i 65 anni, e due UA per gli uomini tra i 18 e i 65 anni. I 16-17enni (42,2% dei maschi e 39,2% delle femmine) e gli ultra 65enni sono le due categorie maggiormente colpite. Oltre 8,2 milioni sono i consumatori a rischio e 670.000 i consumatori “high risk” che richiederebbero la gestione clinica dei disturbi da uso di alcol ma che non vengono intercettati dalle strutture del SSN che ha preso in carico nel 2019 solo il 10% di pazienti già alcoldipendenti e “in need for treatment”».