«Ulipristal acetato da 5 mg (Esmya e medicinali generici), utilizzato per il trattamento dei sintomi dei fibromi uterini, può causare danni al fegato, compresa la necessità di trapianto di fegato». È quanto fa sapere l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha diramanto i risultati di una revisione sulla sicurezza di tale medicinale portata a termine dal Comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac).
Le autorità europee hanno «valutato tutte le prove disponibili, inclusi i casi segnalati di grave danno epatico». Ciò consultando anche «pazienti e degli operatori sanitari, compresi esperti in ginecologia».
Ne consegue che, alla luce delle evidenze, e «poiché non è stato possibile identificare quali pazienti fossero maggiormente a rischio, o le misure che potessero ridurre il rischio, il Prac ha concluso che i rischi di questi medicinali superano i loro benefici e che essi non devono essere commercializzati nell’Ue».
Le agenzie sottolineano inoltre che «Ulipristal acetato è anche autorizzato come medicinale monodose per la contraccezione d’emergenza».
Questa raccomandazione, tuttavia, «non influisce sui medicinali contenenti ulipristal acetato a dose singola (ellaOne e altri nomi commerciali) utilizzati come contraccettivi di emergenza e non vi è alcuna preoccupazione per il danno epatico con questi medicinali».
Maggiori informazioni su cosa fare in caso di somministrazione di questo farmaco possono essere reperite contattando il proprio medico curante o lo specialista: entrambi sapranno fornire i chiarimenti necessari e suggerire la migliore soluzione.