I piccoli problemi che possono interessare il cavo orale sono molteplici e tutt’altro che rari. Le gengiviti sono infiammazioni delle gengive, che risultano gonfie ed arrossate e facilmente vanno incontro a sanguinamenti. La principale causa è un’igiene orale insufficiente, che sostiene la proliferazione batterica. Le gengiviti sono frequenti nei fumatori e nei consumatori abituali di bevande alcoliche. Tra i fattori favorenti si ricordano anche lo stress psicofisico e la pulizia aggressiva dei denti, magari con spazzolini dalle setole troppo dure. Da evitare, nel corso dell’infiammazione, gli alimenti grassi e molto zuccherati e le fritture.
Può risultare utile impiegare collutori, gel o spray a base di disinfettanti ad ampio spettro, come la clorexidina, oppure effettuare sciacqui con collutori contenenti sostanze antinfiammatorie, quali flurbiprofene e ketoprofene. Per attenuare il dolore, soprattutto se le gengive appaiono retratte, è d’aiuto praticare un massaggio di qualche minuto con i polpastrelli; il beneficio può essere aumentato dall’uso di olio essenziale di chiodi di garofano.
Uno dei sintomi che spesso accompagnano la gengivite è l’alitosi.
L’odore sgradevole emesso con l’espirazione può essere inoltre dovuto a disturbi gastroenterici, infezioni dell’apparato respiratorio, assunzione di certi farmaci e presenza di patologie come il diabete. Per prevenire l’alito pesante occorre abbandonare fumo di sigaretta e consumo di alcol, astenersi dagli alimenti contenenti composti solforati, per esempio aglio e cipolla, limitare i cibi difficili da digerire e bere abbondantemente. Anche nel caso dell’alito cattivo, una corretta igiene orale, che preveda lo spazzolamento non solo della superficie dei denti ma anche della lingua, riveste un ruolo di primaria importanza. Per contrastare questo fastidio sono disponibili collutori, spray e gomme da masticare formulati con oli essenziali dalla profumazione gradevole.
Le stomatiti aftose o afte sono piccole ulcerazioni non contagiose della mucosa orale. Si presentano come lesioni dalla forma tondeggiante di colore bianco, circondate da una zona arrossata indice di infiammazione.
Al contatto con alimenti e bevande possono provocare dolore anche intenso, che talvolta si avverte perfino deglutendo o parlando. Tendono ad essere ricorrenti e, prima di manifestarsi, sono precedute da una sensazione di fastidio o bruciore che il paziente che ne soffre sa riconoscere. Oltre ad una predisposizione genetica, facilitano la comparsa delle afte i periodi prolungati di affaticamento fisico e/o mentale, la presenza di lesioni di altra natura, per esempio quelle traumatiche provocate dagli apparecchi ortodontici o dalle protesi, intolleranze alimentari, squilibri ormonali, condizioni di immunodepressione, scarsa igiene orale. Per prevenire queste lesioni occorre dunque prestare particolare attenzione alla pulizia, utilizzando spazzolino, dentifricio e filo interdentale dopo ogni pasto.
Anche l’alimentazione va curata, bandendo i cibi nei confronti dei quali si è sviluppata una forma di intolleranza e privilegiando il consumo di frutta e verdura fresche e di stagione. Sono da preferire i vegetali più ricchi di vitamina C, tra cui figurano kiwi, fragole, agrumi, peperoni, che stimolano il sistema immunitario. Se le afte sono già presenti, si suggeriscono collutori, gel, spray o cerottini a base di aloe o acido ialuronico che, grazie alla formazione di una pellicola protettiva, riducono il dolore, promuovono la rimarginazione della mucosa lesa e scongiurano il rischio di infezioni.