Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità ci rammentano costantemente che uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2 sia la corretta e frequente igiene delle mani, mezzo di interazione con l’ambiente esterno tramite cui veniamo a contatto con persone, animali, telefoni, maniglie, chiavi, monete e banconote, per citare soltanto alcune delle possibili fonti di contaminazione. Tenendo conto che non solo il coronavirus ma anche altri microrganismi patogeni possono essere trasmessi attraverso le mani, toccando bocca, naso e occhi, è importante più che mai lavarle accuratamente oppure, in assenza di acqua e sapone, igienizzarle con appositi prodotti in forma di gel, soluzioni spray, salviette impregnate di disinfettanti a base di alcol o cloro. Sia i saponi usati ripetutamente che gli agenti virucidi sono però particolarmente aggressivi nei confronti della cute delle mani, che nei prossimi mesi sarà esposta anche all’attacco di freddo e vento, senza dimenticare l’inquinamento sempre presente nelle città.
Il dorso delle mani appare quindi secco, ruvido al tatto, con la pelle desquamata e dal colorito spento. Il palmo e la cute che circonda le unghie sono invece più facilmente colpiti dalle fastidiose ragadi. Va ricordato che la pelle delle mani è priva di ghiandole sebacee ed è protetta da un sottile film idrolipidico. Questa pellicola viene meno con l’impiego di sostanze sgrassanti, che facilitano irritazioni e screpolature. Per la detersione sono da preferire i saponi a pH neutro, meglio se arricchiti con oli nutrienti, come quelli di mandorle dolci, argan, cocco, jojoba, ricino. Occorre risciacquare le mani con cura con acqua non troppo calda per eliminare ogni residuo di sapone. Si consiglia l’utilizzo di asciugamani in fibre naturali, evitando gli strofinamenti e facendo attenzione a non lasciare tracce di umidità tra le dita per prevenire macerazioni. Quando si maneggiano detersivi per la pulizia della casa si suggerisce di usare sempre dei guanti protettivi.
Non bisogna dimenticare di portare con sé i guanti quando si esce nella stagione invernale e, durante tutto l’anno, di applicare un filtro solare adeguato al proprio fototipo per scongiurare la formazione di macchie cutanee.
Per trattare la secchezza esistono diverse formulazioni in crema dall’azione idratante e, per chi svolge lavori manuali, le cosiddette paste barriera idrorepellenti. Per il giorno sono più adatte emulsioni leggere dalla texture non untuosa, arricchite con glicerina, urea, acido ialuronico, pantenolo, vitamine E ed A. Se la pelle risultasse particolarmente infiammata, possono essere d’aiuto pomate a base di calendula, dall’azione lenitiva. Per attenuare il dolore e il bruciore provocati dalle ragadi risultano utili prodotti specifici in forma di spray, gel, cerotti, che proteggono i piccoli taglietti dal contatto con sostanze irritanti e promuovono la rimarginazione della cute. Per la notte sono disponibili cosmetici più corposi e maschere da applicare prima di coricarsi e da risciacquare al risveglio dopo aver indossato guanti in filo di cotone o al termine del tempo di posa indicato sulla confezione.